La via
sale poi verso Succisa, nome collettivo;
importante la Colla, con la chiesa di Santa Brigida e Felicita, da dove sembra
provenisse la famiglia di Santa Rita.
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Succisa |
A Succisa la via si collegava con quella
del Passo del Brattello a Grondola, dove sarà poi la fortificazione dei
Malaspina, il castrum Grundulae,
posta a controllo delle tre vie che scendevano in Lunigiana, ma al tempo forse parte
delle fortificazioni del castrum
Belvedere, citato dal diploma di Federico I ad Obizzo Malaspina del 1164.
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Pieve di Vignola |
L’itinerario passa poi da Montelungo (sce benedicte, XXXII) dove erano uno xenodochio33 dedicato a San
Benedetto, appartenente all’Abbazia bresciana di Leno ed uno dipendente da
Santa Giulia34 distrutto da una frana: l’attuale chiesa del XVI
secolo è in stile barocco. Importanti sono le acque termali e la fontana vicina
alla chiesa stessa da cui sgorga un’acqua preziosa.
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Ruderi di San Benedetto(?) |
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San Benedetto di Montelungo
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La salita termina al Passo
della Cisa,dove 300 metri a valle, è stato individuato e scavato, anni fa,
l’antico xenodochio per pellegrini
dedicato a Santa Maria35, forse fondato dal mitico personaggio, Leodegar, morto nel 752, al quarto anno
del regno di Astolfo, re longobardo.
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La Cisa |
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